EVOLUZIONE DELLA
MACCHINA
Dalla comparsa sul mercato del primo PC fino
ai nostri giorni sono passati poco meno di 20 anni, eppure sembra che il
computer accompagni la nostra vita da sempre.
La rivoluzione informatica avviata negli
ultimi decenni del XX secolo, e il cui risultato più recente è
il consolidamento di Internet quale mezzo di comunicazione di massa, è
di tal portata da essere paragonabile solo all’invenzione della ruota e
della macchina a vapore.
1. CALCOLO A LEVA UMANA
Queste definizioni fanno capire come, alle
origini, alla base del computer vi fosse il "calcolo";
La piramide non potrebbe esser stata costruita se non si avessero, già
in quei tempi, conoscenze di trigonometria. Oggi in realtà il computer
si utilizza più spesso per altre applicazioni. La ricerca
dell'uomo verso la razionalizzazione del calcolo ha origini molto antiche.
Questa lezione potrebbe essere intitolata "dalla groma al computer".
2. LA MACCHINA DELL’INVENTORE
In questa ricerca di razionalizzazione si
è avuto un grosso salto con la rivoluzione industriale e soprattutto
con l'illuminismo.
Le figure degli inventori sono molto importanti
soprattutto nella fase iniziale.
Molte innovazioni furono effettuate nel campo
tessile (all’interno della programmazione dei telai meccanici avviene un’applicazione
delle macchine di calcolo), campo la cui importanza non va sottovalutata
nel periodo contemporaneo poiché sempre più spesso si sta
sposando con l'edilizia giungendo a pregevoli risultati.
Tutto nasce dall’invenzione geniale della
logica
binaria 0-1 con cui si riesce a trasmettere un qualunque messaggio.
L’invenzione del computer viene attribuita
al matematico Charles Babbage (1792-1871)
che, nel 1823, ideò una calcolatrice meccanica
capace
di elaborare tabelle per realizzare calcoli automatici.
La fase successiva di questa crescita si
ha agli inizi del '900 negli Stati Uniti, ove, in occasione di un censimento,
si raccolgono dati con delle schede perforate
che garantiscono una rapida lettura ed archiviazione dei dati stessi.
Ma fu solo agli inizi del XX secolo, con
l'avvento dell'elettricità e la conseguente
invenzione della valvola elettronica, che
venne realizzato un “computer” elettronico.
Le grandi accelerazioni del mondo sono quasi
sempre conseguenti e dipendenti a fatti bellici, perché nati dall’esigenza
di difesa o salvaguardia degli interessi di stato, quindi fu proprio nella
seconda guerra mondiale che ci fu una grande accelerazione: iprimi
calcolatori elettronici, siti in ambienti grandi con decine di armadi
con macchine a base elettrica per potenze di calcolo che oggi non vengono
neanche considerate.
Queste valvole elettroniche, infatti, studiate
e sperimentate in primitivi congegni meccanici, portarono, dopo la seconda
guerra mondiale, alla realizzazione negli Stati Uniti del primo supercomputer:
L’ENIAC,
(foto) che occupava quasi 150 metri quadri.
Evoluzione del calcolo:
-
Calcolatori meccanici
-
Schede perforate
-
Calcolatori elettronici
3. LA CRESCITA DI
IBM
Negli anni '60-'70 l’uso del computer veniva
giustificato dal punto di vista del potere militare, scientifico-economico,
esoterico.
In questi anni in architettura l'unico architetto
italiano ad essersi avvicinato al mondo del computer fu Luigi Moretti
che era si interessò non solo della forma e delle sue proporzioni,
ma anche della matematica, per la manipolazione delle forme stesse.
La fabbrica più importante che questo
periodo è l’IBM (Industrial Business
Machine), la quale avrà un ruolo di primaria importanza nella crescita
e nell'evoluzione di questo settore.
4. DAL TRANSISTOR AL
CHIP
Per introdurre i nuovi passaggi fondamentali,
che hanno consentito, in tempi relativamente brevissimi, di giungere all’attuale
estesa diffusione del personal computer, si può ricordare la cosiddetta
legge
dei processori o di Moore: "Ogni anno la velocità dei
computer ha un incremento più che doppio (cresce con legge esponenziale,
non lineare), mentre diminuiscono gli ingombri e il rapporto prezzo-qualità".
L'invenzione del transistor
fa sì che ci sì avvicini a quello che è il computer
di oggi;
i transistor,infatti, minuscole resistenze
che usano il silicio, sostituirono le valvole elettroniche e consentirono
la realizzazione di computer più piccoli ed economici, utilizzati
inizialmente solo da grandi aziende, come le banche. Si basavano su un
sistema di schede perforate e rotoli di nastro magnetico, rispettivamente
per l’introduzione e la conservazione delle informazioni.
(Quest’epoca la si chiama Era del Silicio,
Era della Rivoluzione Informatica, Era Digitale)
Il passaggio successivo si ebbe nel '61-'62
con la realizzazione di un vero e proprio circuito
integrato in silicio: il chip.
L’invenzione del chip, dove i transistor
venivano incisi su una sottile lamina di silicio, ha rappresentato il primo
passo verso la realizzazione dell'Hardware così come lo conosciamo
noi, verso cioè la creazione del personal computer.
Nel 1971, Intel,
fabbricante di circuiti integrati, sviluppò un chip di dimensioni
microscopiche che avrebbe rivoluzionato l’informatica. Nacque così
il primo microprocessore. In seguito, vennero
i primi progetti di computer per la casa e le prime aziende di sviluppo
per hardware, che si dedicarono alla creazione di prodotti per il grande
pubblico, come Apple.
5. IL PERSONAL
Gli anni ’60 sono importanti perché
in questo decennio il mondo si è risettato su un insieme di valori,
il Boom economico fa distogliere le energie dalla risoluzione di problemi
economici della guerra. Nasce la coscienza di essere importanti in quanto
essere viventi, nasce un mondo poliedrico, fatto di diversi, non è
più unitario ma fatto da tanti punti di vista diversi.
Personaggi importanti furono JFK, MLK, Gdebord,
Mine L, nascono teorie architettoniche che superano il meccanichesimo.
Mmc. L. era un filosofo pensatore che si riflette sui nuovi media, comincia
a basare una visione critica sui nuovi mezzi e su cosa servano.
Come è cambiata la velocità:
-
1837 Telegrafo – 5BPS secondo;
-
1960 Modem – 360 BPS secondo;
-
1988 TI – 1,5 MPS secondo;
-
2000 Fibra Ottica – 1Giga secondo;
Nel 1967 abbiamo il brevetto per il mouse.
In questo sistema esplode il “68” dando
una grossa scossa al mondo, come era avvenuto precedentemente nella musica,
letteratura, cinema. Il movimento del ’68 è importante perché
si forma la sottocultura giovanile che è il propellente di ciò
che sta avvenendo.
Comincia così a farsi strada l'idea
che il computer deve poter appartenere a tutti (non più solo alla
sfera scientifica e militare); e proprio al computer si legano tutte quelle
idee di liberazione individuale tipiche del pensiero sessantottino. Nasce
così il personal computer, nascono
i primi rudimentali assemblati: Apolusion, Apple 1.
6. DOS E PC
Il gran salto si ha successivamente, nei primi
anni '70, quando un uomo d'affari investì capitale facendo cominciare
una produzione in serie: è l'Apple 2. Questo tipo di macchina comincia
ad entrare nelle case.
Le grandi corporation cominciano ad entrare
in campo verso il 1982 quando l’IBM commercializza il suo primo PC, entrando
quindi nella nuova logica del personal.
Bill Gates era all'epoca un giovane
studente di Harward che ebbe la grande intuizione di scrivere un linguaggio,
un sistema operativo, l' MS-DOS, che potesse
far funzionare le macchine. Una volta scritto questo set di dati le possibilità
che Bill Gates aveva erano 2:
-
la vendita del programma
-
la realizzazione di un roialties (vendita di
una percentuale)
fu proprio la sua abilità nello scegliere
la seconda tra le ipotesi che gli fruttarono la fortuna che conosciamo.
Con l' MS- DOS si creò uno standard,
la cui realizzazione fu possibile perché l' IBM nel 1980 inserì
il nuovo sistema operativo di Bill Gates nel suo PC, sistema che può
essere applicato a qualsiasi computer, in quanto non chiuso all’interno
come Apple; nacque così la Microsoft.
Una volta fatta la configurazione dell'hardware
sull' MS-DOS si apre definitivamente la commercializzazione.
Questi Software non erano interessanti per
l’architettura perché usavano un semplice linguaggio assertivo,
seriale, consequenziale, “scientifica” maniera di gestire la macchina,
metodo tipico del periodo industriale passato.
7. MAC E BIT
Un computer di altra generazione era "LISA"
della Mac, molto diverso dagli Apple 1 e 2, che erano sostanzialmente simili
all' MS-DOS.
In LISA, primo computer con interfaccia,
fu introdotto, oltre la tastiera, il puntatore xy (mouse), il sistema delle
icone e quello dei menù a tendina, mettendo così in diretta
relazione le informazioni dello schermo con l’utente.
Questo è il primo computer con cui
si disegna; il disegno è reso possibile da una mappatura dello schermo
con un linguaggio, il Quick Draw (1983), che
fa da tramite tra schermo e stampante o tra due documenti, consentendo
così, ad esempio, il trasferimento di un’immagine raster da un programma
raster ad uno non raster, ad esempio un programma di scrittura. Il quick
draw gestisce sia lo schermo nativo sia le periferiche come stampanti e
scanner. L'aspetto rivoluzionario del Quick draw è esprimibile mediante
la sigla WYSIWYG (what you see is what you
get); quest’innovazione ha consentito la realizzazione dei primi programmi
di impaginazione (1985), usati da questo momento in poi per la pubblicazione
di giornali e riviste.
Ma per avere immagini ad alta risoluzione
è necessario andare oltre il WYSIWYG, innanzi tutto devo andare
oltre la logica raster (la logica "scema" del puntino), così per
esempio una "A" non deve essere solo un insieme di puntini, ma un set di
"equazioni matematiche" che descrivano l'oggetto e la cui resa sarà
compatibile con la potenza di una stampante. Questo linguaggio di traduzione
semantico è il Post Script (1985) e
serve a gestire la stampante.
Nel 1987 si inventa il sistema Hyper
Text (iper-testuale) ed il link, nasce così la possibilità
di collegare un file ad un altro file --> è il linguaggio HTML.
Tutto questo, il link ed il linguaggio html, è esploso in internet
grazie al fatto che il linguaggio html è un sistema multipiattaforma,
gestibile da tutti i sistemi (Windows, Mac ... etc.).
Un'altro programma di gestione è il
Quick Time (1990), che gestisce le immagini in movimento all'interno
di un qualunque programma (in un programma di scrittura, in internet ...etc.).
CHI NON E’ IN RETE NON
ESISTE (1994)
Il fenomeno Internet conquista le prime pagine
di tutti i giornali e, grazie all’apparizione dei primi browser, scatena
un’autentica febbre collettiva. Si diffondono concetti come navigare, e-mail
o siti web. Le aziende cominciano ad aprire il proprio sito e la Rete cresce
a ritmi vertiginosi. Il vicepresidente degli Stati Uniti pronuncia la fatidica
frase: “Chi non è su Internet, non esiste”.
|